Tolleranze Autovelox e Limiti Velocità: la Guida per Viaggiare senza prendere Multe!

Gli autovelox sono un vero e proprio incubo per l’automobilista medio, ma quanti di voi ne conoscono le “tolleranze”, cioè quel piccolo range di km che viene scartato e non è conteggiato dalle autorità per comminare la sanzione?

Siete soliti viaggiare in autostrada e volete evitare di prendere una multa per eccesso di velocità? Ecco tutto quello che c’è da sapere sulle tolleranze autovelox.

Differenza autovelox e tutor

Prima di parlare delle tolleranze autovelox dobbiamo però fare una distinzione. Molti infatti pensano che il termine “autovelox” indichi tutti i tipi di postazioni per il rilevamento della velocità, ma non è così.

La tipologia più diffusa sulle nostre strade è l’autovelox a fotocellule (fisso o mobile), che rileva l’intervallo di tempo intercorrente tra il passaggio del veicolo davanti a un primo sensore e quello davanti al secondo. Questa misurazione si traduce in km/h e in caso di superamento del limite di velocità l’autovelox scatta una fotografia al veicolo.

Ci sono poi gli autovelox a video, che hanno una videocamera montata sulle auto della polizia stradale. Questi apparecchi confrontano la velocità del veicolo che sta transitando con quella rilevata dal contachilometri dell’auto su cui sono installati.

Ma la tipologia più utilizzata è il telelaser, dove la velocità è certificata da un fascio laser ad alta frequenza che raggiunge l’auto e, allo stesso tempo, viene rilevato da un sensore ottico presente nel telelaser.

Se gli autovelox rilevano la velocità istantanea di una macchina, diverso è il compito dei tutor, che devono invece rilevare la velocità media, cioè quella calcolata in base al tempo di percorrenza. In pratica, una prima telecamera fotografa la targa del veicolo registrando data e ora del passaggio, mentre un secondo rilevamento avviene nella medesima modalità al portale di uscita.

Oggi i tutor attivi in Italia sono installati lungo quei punti che presentano tassi di mortalità superiori alla media e l’elenco completo delle tratte è consultabile e scaricabile dal sito www.autostrade.it.

Tolleranze autovelox: qual è la percentuale

Appreso della molteplicità degli apparecchi per rilevare la velocità, passiamo alle tolleranze autovelox.

In base alla normativa vigente (art. 345, Regolamento di Attuazione dell’art. 142 CdS), alla velocità rilevata dagli apparecchi su strada va detratta una percentuale pari al 5%, con un minimo di 5 km/h.

Questa tolleranza è molto importante, perché permette di determinare se la violazione c’è davvero stata e quali sanzioni vanno applicate.

Ad esempio, una velocità di 136 km/h in autostrada decurtata del 5% (pari cioè a 6,8 km/h) diventa di 129,20 km/h (il calcolo velocità va fatto tenendo conto dei decimali) e quindi non fa scattare alcuna sanzione.

All’opposto, a 148 km/h la tolleranza è di 7,4 km/h, che porta a dover verbalizzare una velocità di 140,6 km/h (di solito arrotondata a 141 km/h per comodità di compilazione del verbale). In questo caso il conducente avrebbe quindi superato la fascia di violazione minima, che va fino a 10 km/h di eccesso rispetto la limite.

Ricordiamo infatti le multe autovelox previste per il superamento del limite di velocità.

  • fino a 10 km/h: sanzione amministrativa da 39 e 159 euro;
  • tra 10 e 40 km/h: sanzione amministrativa da 159 a 639 euro e decurtazione di 3 punti dalla patente;
  • oltre 40 e fino a 60 km/h: sanzione amministrativa da 500 a 2000 euro, decurtazione di 6 punti dalla patente e  sospensione della patente da 1 a 3 mesi;
  • oltre 60 km/h: sanzione amministrativa da 779 a 3119 euro, decurtazione di 10 punti dalla patente e sospensione della patente da 6 a 12 mesi. Se in un periodo di 2 anni il conducente viene sanzionato due volte per tale infrazione, la patente è revocata.

Ma le tolleranze autovelox tengono conto dell’imprecisione dell’apparecchio? La risposta è no, in quanto l’imprecisione è già inclusa nella tolleranza del 5% prevista dalla legge per tutti i rilevatori.

Infatti, tra i requisiti che un dispositivo deve avere per essere omologato c’è il fatto che non abbia un’imprecisione superiore al 5%.

Tolleranze autovelox estero

Dunque, le tolleranze sulle strade italiane sono pari al 5%, ma come ci si deve comportare all’estero? Purtroppo non esiste una normativa univoca e, di conseguenza, ogni Stato decide di applicare regole proprie. Ad esempio, la soglia di tolleranza degli autovelox è presente in Germania e in Spagna.

Sulle strade tedesche la tolleranza è pari al 5%, mentre in Spagna dai 100 km/h orari in su viene applicata una percentuale del 7% (la sanzione scatta quindi al superamento dei 107 km/h).

Viceversa, in Svizzera e in Francia non vi sono soglie di tolleranza, per cui fate attenzione se vi capita di attraversare il confine.

Recupero punti patente: come fare

L’autovelox vi ha decurtato dei punti dalla patente? Non disperate, i punti si recuperano. Per recuperare i punti della patente è necessario frequentare un corso presso una scuola guida e sostenere un esame prima teorico e poi pratico.

Questi corsi consentono di recuperare 6 punti sulla propria patente, ma chi è in possesso di una patente professionale può recuperare 9 punti in una volta sola.

I corsi durano 12 ore per le patenti A e B, mentre quelli per le patenti C, D, CE, DE, KA e KB durano 18 ore. L’esame va sostenuto da chi ha perso più di 5 punti e, nell’arco di 12 mesi, ha subìto altre due decurtazioni da almeno 5 punti ciascuna.

Le decurtazioni minori prevedono invece un sistema di premi per i guidatori virtuosi, ad esempio i neopatentati senza sanzioni hanno un accredito di 1 punto all’anno per 3 anni e dopo si aggiungono 2 punti ogni 2 anni senza infrazioni, fino a un massimo di 30 punti.

E chi perde tutti i punti? In questo caso scatta la revoca della patente e il soggetto deve sostenere nuovamente sia l’esame di teoria che l’esame di guida.

La normativa legata al codice della strada è complessa: per questo qui è possibile leggere tutto quello che c’è da sapere proprio su questo tema.

Buona lettura!

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