Manutenzione Auto Ordinaria e Straordinaria e Controlli Periodici: Tutto Quello che Devi Sapere

La manutenzione auto ordinaria e straordinaria: cosa dobbiamo sapere sui controlli auto da effettuare regolarmente? Quali sono le pratiche che più interessano chi ha appunto a cuore l’efficienza e il funzionamento della propria vettura?

Anche se magari avete appena acquistato la vostra prima auto e non sapete davvero dove mettere le mani (e a chi rivolgervi) troverete di seguito una guida completa che vi spiegherà tutto quello che c’è da fare per mantenere in ordine il vostro veicolo.

Mantenere l’auto in regola, in efficienza e ad alte prestazioni

Sotto il nome di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’auto vengono raccolte diverse pratiche e diversi interventi che hanno come obiettivo principale, se non unico, quello di mantenere tutte le parti del nostro veicolo in buono stato e a buon livello di funzionamento.

Sebbene si tratti di pratiche che molti, purtroppo, ignorano, le manutenzioni sono di fondamentale importanza per:

  • dare più longevità alla vettura: una macchina ben mantenuta durerà di più, invecchierà più tardi, darà meno problemi sul breve, medio e lungo periodo;
  • mantenere l’auto efficiente: parliamo principalmente del consumo carburante. La manutenzione auto, che si tratti di ordinaria o straordinaria, ha anche come obiettivo quello di mantenere tutte le parti meccaniche in perfetto funzionamento, per evitare che già da dopo l’acquisto la vettura consumi più di quello che dovrebbe: è una scelta di fondamentale importanza sia per il nostro portafogli, sia per l’ambiente in cui viviamo;
  • mantenere l’auto in sicurezza: una vettura che viene mantenuta bene è più sicura, cosa importantissima sia per noi che potremmo essere i conducenti, sia per i nostri passeggeri.

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Spendere poco adesso per spendere meno dopo

Un discorso a parte va fatto per i costi. Certo, le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria hanno sicuramente dei costi, spesso importanti, che però dovrebbero essere considerati degli investimenti a tutti gli effetti.

Spendere poco adesso vuol dire rimandare il momento in cui si cominceranno a presentare problemi ben più gravi, che richiederanno interventi molto più costosi.

Seguire dunque tutte le migliori pratiche di manutenzione diventa di fondamentale importanza anche nel piano di spesa complessivo per la vettura: spendere poco e di frequente è la ricetta migliore per evitare di spendere tantissimo dopo, visti anche gli altri costi da sostenere per la propria vettura, come quelli dell’assicurazione auto.

Che cos’è la manutenzione ordinaria auto?

La manutenzione ordinaria auto si riferisce a tutte le parti che sono soggette, per logoramento e usura, al malfunzionamento dopo un tot di tempo. La manutenzione ordinaria riguarda dunque:

  • I tagliandi: che vanno fatti al chilometraggio indicati dal produttore e che prevedono cambi olio, cambi filtri, cambi parti che si usurano più di frequente;
  • Il cambio delle parti che possono rompersi, come le lampadine, le candele.

Cosa fare per la manutenzione ordinaria dell’auto?

Nel novero di operazioni da svolgere per la manutenzione ordinaria dell’auto, quella che per intenderci (e dovrebbe essere chiaro a questo punto della trattazione) dovremo svolgere a scadenze per quanto possibile regolari, troviamo:

  • pressione delle gomme: è un controllo che si può fare da soli. Basta recarsi in qualunque stazione di benzina e anche nel caso in cui non fossimo degli esperti, con l’aiuto del barometro per le gomme potremo controllare che la pressione sia quella prescritta per le nostre gomme; è un’operazione rapida (bastano davvero 3 minuti) e ci garantisce di avere un mezzo con una buona aderenza alla strada, che consumi il minimo indispensabile e che sia in generale più sicuro. Il controllo della pressione delle gomme è uno dei più rapidi da fare, decisamente il più economico e anche uno dei più importanti. Basta farlo una volta al mese, a meno che le nostre gomme non siano evidentemente sgonfie;
  • funzionamento dell’illuminazione: un’altro controllo che possiamo fare da soli, senza troppi problemi; basterà controllare il funzionamento di fari, fendinebbia, luci di posizione, segnalatori come le frecce. In questo caso ne va poco dell’efficienza del mezzo e l’importanza è tutta concentrata sulla sicurezza: senza un buon impianto di illuminazione, i rischi nel guidare di sera si moltiplicano;
  • controllo delle spazzole tergicristallo: ogni anno sono moltissimi gli incidenti che riguardano le scarse condizioni di visibilità, peggiorate da un funzionamento non adeguato delle spazzole tergicristallo;
  • controllo dei livelli dell’olio: un altro controllo che si può fare senza problemi andando a controllare il livello grazie alle predisposizioni già presenti nell’auto. Anche il riempimento del vano olio, nel caso, si può fare senza alcun problema da solo;
  • controllo dei freni: i freni a disco sono una grandissima scoperta, ma le pastiglie freno, che sono le principali responsabili della frenata, necessitano di una manutenzione regolare. Qui il controllo dovrebbe essere effettuato da un meccanico: avviene in fase di tagliando, ma non nuoce recarsi anche ad intervalli regolari per controllare che davvero tutto sia in regola;
  • il controllo delle sospensioni: il controllo delle sospensioni, altra parte dell’auto che è soggetta a logorio e usura, è altrettanto importante. Le sospensioni sono infatti largamente responsabili della tenuta su strada e dovrebbero essere controllate con una certa frequenza;
  • il controllo dell’elettronica: le auto moderne, per motivi di efficienza, hanno componenti elettroniche sempre più complesse, parti che nonostante difficilmente diano problemi, devono essere controllate con assoluta attenzione. In questo caso sarà il meccanico, tipicamente durante il tagliando, nel caso in cui dovesse sospettare il malfunzionamento degli apparati.

Il tagliando come manutenzione ordinaria

Il tagliando deve essere considerato a tutti gli effetti una pratica di manutenzione ordinaria, dato che deve essere ripetuto ogni tot chilometri.

Senza entrare troppo nello specifico, che è comunque competenza del meccanico, segnaliamo che in fase di tagliando verranno controllati:

  • cinghia di trasmissione
  • stato dei pneumatici e del loro battistrada
  • stato delle pastiglie dei freni
  • stato delle luci
  • stato delle sospensioni
  • livelli dei fluidi: olio, antigelo, liquido freni
  • verifica del motore
  • eventualmente filtro del gasolio
  • impianto di scarico

La manutenzione auto diesel: tempi e frequenza

I motori diesel, complici anche livelli di tassazione più bassi sul carburante, sono stati ritenuti per anni più convenienti delle controparti in benzina.

Il problema è che però necessitano di manutenzione più frequente. Se il tagliando per le macchine a benzine si svolge tipicamente ogni 40.000 km circa, per le auto diesel questa scadenza è in genere molto più vicina, con una media, che varia comunque a seconda del produttore.

La manutenzione specifica per le vetture a metano / GPL

Per quanto riguarda la manutenzione auto Gpl e la manutenzione auto metano, è necessario inoltre contare nella manutenzione ordinaria il controllo dell’impianto, che deve essere fatto:

  • ogni 20.000 km per verificare il buono stato dell’impianto
  • ogni 40.000 km per verificare lo stato delle punterie
  • ogni 90.000 km per il controllo completo e dettagliato dei sistemi di stoccaggio e di carburazione

Al costo più basso (estremamente più basso) a livello di carburante, si contrappongono dunque costi leggermente più alti per quanto riguarda la manutenzione, costi che non incidono sulla maggiore convenienza di questo tipo di soluzione.

Per approfondire, ecco un articolo sulla manutenzione dell’impianto gpl.

La manutenzione straordinaria

La manutenzione straordinaria, come dice il nome stesso, non è invece collegata alle parti che si logorano sicuramente a scadenze regolari.

Per la manutenzione straordinaria della vettura dunque si dovrà operare con interventi una tantum, che possono colpire parti precise dell’auto:

  • il motore: anche se i motori di nuova generazione sono molto affidabili, spesso possono essere soggetti ad avarie in una delle parti. In questo caso è necessario intervenire il prima possibile, per salvare il salvabile
  • le gomme: non parliamo dell’usura che può riguardare periodicamente i battistrada, ma di eventi che rendano inutilizzabile l’accessorio. Qui si deve intervenire, a seconda della gravità del danno, o con una riparazione, oppure con una sostituzione
  • cristalli: i cristalli possono rompersi e non è possibile circolare neanche, secondo il nostro ordinamento, con cristalli che siano incrinati; anche in questo caso è necessario procedere con la sostituzione il più possibile immediata
  • trasmissione: la trasmissione continua ad essere una delle parti dell’auto più soggetta ad avarie. Nel caso di problemi alla trasmissione, il veicolo sarà impossibilitato dal circolare, intervenire subito
  • vani liquidi: olio, liquido freni, liquidi anti-gelo. Le coppe che li contengono possono rompersi e rendere l’auto inservibile. Se per l’antigelo si può chiudere relativamente un occhio durante la stagione fredda, per gli altri sarà necessario intervenire con la massima tempestività.

Buone pratiche di risparmio e di sicurezza

In chiusura dobbiamo assolutamente ricordare ai nostri lettori che anche pratiche relativamente semplici, come potrebbero essere ad esempio quelle del controllo olio motore e la costante attenzione alle spie luminose auto, sono di fondamentale importanza sia per spendere il minimo, sia per mantenere la vettura in sicurezza.

Rimandare la manutenzione, tanto ordinaria quanto straordinaria, quando questa sia necessaria, mette in pericolo sia noi che i passeggeri, nonché gli altri conducenti.

I costi per la manutenzione ordinaria

I costi per la manutenzione ordinaria si aggirano mediamente (anche se può fare una gran differenza la tipologia di vettura) tra i 600 e gli 800 euro l’anno.

Chi potesse avere problemi a far fronte a tali spese su base annuale, dovrebbe rivolgersi al mercato delle vetture a basso mantenimento, del quale parleremo con maggiore dettaglio in un’altra guida.

I costi per le auto a diesel e per le auto a metano o gpl sono leggermente più alte: la prima perché i controlli motore devono essere più frequenti, la seconda perché necessita invece quelli che sono controlli periodici all’impianto.

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