Gasolio Agricolo per Auto e Moto: Normativa e Prezzo

Più di una volta saremo venuti a conoscenza di persone che utilizzano o hanno utilizzato il gasolio agricolo come carburante per le loro auto diesel.

Il gasolio agricolo è infatti una miscela dal costo relativamente inferiore rispetto al gasolio comune e adoperarlo per fare il pieno alla macchina potrebbe apparire, a prima vista, una cosa piuttosto conveniente.

A questo punto però, all’automobilista medio sorgeranno di sicuro due domande: il gasolio agricolo è dannoso per la propria auto? E soprattutto, se lo si immette nel motore, si infrange la legge?

Vi rispondiamo immediatamente, dandovi una notizia “buona” e una “cattiva”. Quella buona è che fare il pieno con il gasolio agricolo non reca alcun danno all’autovettura.

Tuttavia la cattiva notizia, per quanti già stavano pregustando l’affare, è che l’utilizzo del gasolio agricolo nei motori diesel delle normali autovetture è espressamente vietato dalla legge e viene punito con pesanti sanzioni, che vanno da una multa salata fino alla reclusione.

Differenza tra gasolio agricolo e gasolio comune

Anzitutto, è bene sgomberare il campo da possibili equivoci: tra il gasolio agricolo e il gasolio comune non vi è alcuna differenza sostanziale, in quanto la miscela che li costituisce è la stessa ed è quella che produce il cosiddetto “gasolio per autotrazione”.

L’unica differenza sta nel colore: al gasolio agricolo è infatti aggiunto un additivo che gli conferisce una particolare colorazione verde, così da poterlo distinguere dal normale gasolio in sede di controllo.

In pratica, se la polizia municipale o la guardia di finanza dovesse fermare un’automobile e sottoporla ad ispezione, sarebbe sufficiente guardare il colore del gasolio per scoprire di quale si tratta.

Gasolio agricolo: prezzo e caratteristiche. Quanto costa?

Come detto in precedenza, il gasolio agricolo costa meno rispetto al normale gasolio. Coloro che ne fanno uso possono rifornirsi presso qualsiasi deposito commerciale autorizzato e il prezzo (le accise ci sono comunque) varia da 0,70 euro a 0,95 euro al litro.

Ma chi può utilizzarlo? L’uso del gasolio agricolo (così come quello della benzina agricola, al punto che il termine corretto da usare è quello di “carburanti agricoli”) è riservato ai soli titolari di un’azienda agricola e questi ultimi lo possono adoperare esclusivamente sui mezzi per la lavorazione della terra.

Quindi, se un agricoltore usasse il gasolio agricolo come carburante per la propria autovettura o per altri scopi come ad esempio riscaldare la propria abitazione, commetterebbe un reato (nello specifico, si tratterebbe di truffa). In base alla normativa, i soggetti beneficiari del gasolio agricolo sono:

  • esercenti di attività agricole;
  • aziende agricole statali;
  • consorzi di bonifica e di irrigazione;
  • imprese agro-meccaniche.

A questi soggetti il gasolio viene assegnato dopo una procedura rigorosa gestita esclusivamente per via telematica.

Infatti, a differenza del passato, oggi è il computer a determinare con esattezza la quantità di gasolio spettante a un’azienda agricola (l’assegnazione è ad opera di un organo provinciale chiamato Ufficio Utenti Motori Agricoli, detto anche Ufficio UMA) e il calcolo si fa moltiplicando il consumo medio per coltura per il numero di ettari di terreno da lavorare.

Chi può beneficiare del gasolio agricolo e per quale uso?

Una volta erogato, il gasolio agricolo può essere usato esclusivamente per l’alimentazione di:

  • macchine agricole (trattori, mietitrebbie e tutte quelle macchine che si trovano in elenco all’art. 57 del Codice della strada);
  • motori per l’azionamento delle attrezzature agricole, impiegati nelle attività agro-forestali;
  • macchine utilizzate per l’irrigazione dei fondi, per l’essiccazione, per la prima trasformazione dei prodotti agricoli;
  • impianti di riscaldamento delle serre e dei locali adibiti ad attività di produzione;

Al soggetto beneficiario del gasolio agricolo viene quindi consegnato un libretto, chiamato “libretto di controllo”. In esso è annotata la quantità esatta di carburante assegnata dall’Ufficio UMA.

Il libretto dovrà essere custodito dall’utente in azienda per cinque anni dalla data dell’ultima scrittura ed essere messo a disposizione delle autorità per i controlli periodici.

Inoltre, ogni anno l’utente ha l’obbligo di presentare all’Ufficio UMA una dichiarazione recante l’avvenuto impiego del gasolio agricolo, indicandone sia la quantità utilizzata, sia quella inutilizzata.

Le sanzioni previste dalla legge

Negli ultimi anni i prezzi dei carburanti sono aumentati in maniera sensibile rispetto al passato.

Non è quindi una novità che qualcuno possa pensare di risparmiare utilizzando il gasolio agricolo per far circolare la propria auto.

L’8 novembre scorso, a Ravenna, la Guardia di Finanza ha sequestrato due camion nel cui serbatoio era stato introdotto gasolio agricolo, multando e denunciando i rispettivi conducenti.

Ed è solo l’ultimo caso di episodi in cui automobilisti o camionisti sono stati “pizzicati” dalle autorità a circolare con il serbatoio dei propri veicoli riempito di gasolio agricolo.

E questo non solo perché costa relativamente meno rispetto al comune gasolio, ma anche perché non reca alcun danno alle auto (a differenza del passato, oggi tutti i moderni trattori agricoli hanno motori common rail, così come le autovetture diesel).

Nondimeno, e lo ripetiamo ancora, utilizzare il gasolio agricolo nella propria auto è severamente vietato dalla legge e a questo proposito ci viene in soccorso il decreto legislativo n. 504 del 1995 (noto anche come Testo Unico delle Accise).

In esso, all’art. 40 comma 1, si legge: «È punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa dal doppio al decuplo dell’imposta evasa, non inferiore a 7.746 euro, chiunque destina ad usi soggetti ad imposta od a maggiore imposta prodotti esenti o ammessi ad aliquote agevolate».

E ancora, al comma 2: «Se la quantità di prodotti energetici è inferiore a 100 chilogrammi si applica esclusivamente la sanzione amministrativa del pagamento di una somma di denaro dal doppio al decuplo dell’imposta evasa».

In conclusione…

Ricapitolando, un automobilista sorpreso a circolare con meno di 100 chili di gasolio agricolo nel motore della propria auto riceve “solo” una multa salata, mentre se la quantità di carburante è superiore il soggetto in questione rischia il carcere.

Coloro che normalmente utilizzavano gasolio agricolo come carburante per la macchina (ma anche per altri usi impropri, come un agricoltore di Macerata finito sotto denuncia nel dicembre 2015 perché lo impiegava per il riscaldamento domestico), lo facevano approfittando dei controlli piuttosto blandi operati dalle autorità.

Controlli che si sono fatti via via più stringenti negli ultimi anni e che hanno portato alla luce numerose frodi.

In conclusione, ricordiamo che:

  • il gasolio agricolo non è alla portata di tutti, ma possono riceverlo esclusivamente i titolari e/o i rappresentanti legali delle aziende agricole regolarmente iscritte nel Registro delle Imprese;
  • tali soggetti beneficiari sono obbligati ad adoperarlo unicamente per specifiche attività e di tenerne conto in un apposito libretto;
  • nessun altro uso del gasolio agricolo che non sia quello previsto dalla legge è consentito;

Riassumendo, nonostante il gasolio agricolo non sia pericoloso per l’auto, diffidiamo chiunque dall’utilizzarlo come carburante in quanto si può andare incontro a pesanti sanzioni così come al sequestro amministrativo o penale del proprio veicolo e, nella peggiore delle ipotesi, si rischia addirittura il carcere.

Se volete risparmiare potreste optare, piuttosto, per un’auto GPLcarburante più economico del diesel.

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