Costi Omologazione Gancio Traino: Ecco la Guida

Avete appena comprato una roulotte e volete usarla per i vostri viaggi? Allora vi servirà un gancio traino da applicare alla macchina. Ma quali sono i costi d’omologazione del gancio traino?

L’installazione del gancio traino richiede una procedura obbligatoria per legge che, se non viene seguita, rischia di farvi incorrere in sanzioni. E per questo ci sono anche dei costi da sostenere.

Vediamo allora tutto quello che c’è da sapere sui costi per l’omologazione del gancio traino, quali documenti servono e quali sono le tipologie di gancio traino applicabili alla vostra macchina.

Omologazione gancio traino, cosa dice la legge

L’installazione del gancio traino non previsto originariamente in sede di omologazione della macchina può pregiudicare la permanenza delle caratteristiche costruttive e funzionali prescritte.

Recita infatti l’art. 75 comma 1 del Codice della Strada: «I ciclomotori, i motoveicoli, gli autoveicoli, i filoveicoli e i rimorchi, per essere ammessi alla circolazione, sono soggetti all’accertamento dei dati di identificazione e della loro corrispondenza alle prescrizioni tecniche ed alle caratteristiche costruttive e funzionali previste dalle norme del presente codice». Dunque, per poter circolare è necessario sottoporre a collaudo l’auto a cui è stato applicato il gancio traino.

E questo non solo per ragioni di sicurezza, ma anche per evitare possibili sanzioni, come ben riassunto dall’art. 78 comma 3: «Chiunque circola con un veicolo al quale siano state apportate modifiche alle caratteristiche indicate nel certificato di omologazione o di approvazione e nella carta di circolazione, oppure con il telaio modificato e che non risulti abbia sostenuto, con esito favorevole, le prescritte visita e prova, ovvero circola con un veicolo al quale sia stato sostituito il telaio in tutto o in parte e che non risulti abbia sostenuto con esito favorevole le prescritte visita e prova, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 419 euro a 1682 euro».

Inoltre, alle sanzioni pecuniarie si aggiunge anche una sanzione accessoria, che consiste nel ritiro della carta di circolazione.

Documenti e costi omologazione gancio traino

Come ci si comporta per l’omologazione del gancio traino? Il collaudo va fatto presso l’Ufficio provinciale della Motorizzazione competente, in relazione a dove ha sede la ditta che ha fatto la modifica alla macchina.

Anche la documentazione per l’omologazione del gancio traino va presentata presso la Motorizzazione. I documenti da portare sono:

  • modello TT2119 compilato (reperibile gratuitamente presso gli appositi sportelli della Motorizzazione);
  • carta di circolazione auto;
  • documentazione relativa al gancio traino (rilasciata dall’installatore);
  • dichiarazione dei lavori effettuati a perfetta regola d’arte (anch’essa rilasciata dall’installatore gancio traino).

Se l’auto è stata immatricolata all’estero e circola con targa italiana senza un codice di omologazione nazionale (KE, KM eccetera), è necessario presentare il nulla osta rilasciato dalla casa costruttrice e/o dal legale rappresentante in Italia.

Una volta presentata la documentazione non vi resta che prenotare il collaudo presso la Motorizzazione.

Se il collaudo avrà esito favorevole il gancio traino verrà trascritto su un apposito tagliando, che andrà applicato sulla carta di circolazione.

Quanto si paga per fare l’omologazione del gancio traino? Purtroppo la procedura presenta dei costi obbligatori per legge.

Nello specifico, le spese da sostenere sono due:

  • versamento di 25 euro sul bollettino di conto corrente n. 9001 per la tariffa della Motorizzazione;
  • versamento di 14,62 euro sul bollettino di conto corrente n. 4028 per l’imposta di bollo.

Tipi di gancio traino, come scegliere quello giusto

I ganci traino non sono tutti uguali, ma ne esistono di vari tipi.

Per trovare quello più adatto alla vostra auto l’installatore deve conoscere i seguenti dati rilevabili dalla carta di circolazione:

  • marca (Punto D.1);
  • modello (Punto D.2);
  • tipo di carrozzeria (berlina, station wagon, monovolume eccetera);
  • anno di produzione o immatricolazione (Punto B e I);
  • tipo Funzionale (Punto D.3);
  • massa rimorchiabile (Punto O.1).

In alcuni casi è anche necessario conoscere il tipo di alimentazione dell’auto (gpl, metano, ibrido) e il tipo di trazione (2WD o 4WD), mentre per i veicoli commerciali servono la lunghezza e il passo fra gli assi.

Altri due elementi importanti da prendere in considerazione per una scelta ottimale sono la frequenza di utilizzo del gancio e l’estetica che si desidera per la propria auto.

Per quanto riguarda le tipologie, i ganci traino possono essere fissi, estraibili, verticali o retrattili a scomparsa.

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